Accettare di prendersi cura di un animale abbandonato è di per sé un atto generoso e coraggioso ma, allo stesso tempo, comporta impegno e responsabilità. Particolare attenzione richiedono quei casi dove il cucciolo in questione è un gatto non ancora svezzato. Ricordiamo che l’alimento ideale è sempre quello materno che, oltre ad essere quello in assoluto più digeribile fornisce al contempo (già nei primi giorni di vita) anticorpi importantissimi per il piccolo. Tuttavia, quando questo (come nel nostro caso) non è possibile, bisognerà munirsi di pazienza e volontà per prenderci cura del nostro cucciolo. Le difficoltà che si incontreranno nel raggiungere l’obiettivo saranno senz’altro ripagate dalla soddisfazione di aver contribuito alla salvezza del nostro gattino.
L’allattamento artificiale non è quindi mai facile ed è sempre meglio essere supportati in questo compito dal proprio medico veterinario di fiducia.
Qui sotto elenchiamo poche pratiche essenziali per poter affrontare con maggior tranquillità questa fase:
- Prima regola: il gattino va soprattutto tenuto al caldo! Una borsa dell’acqua calda (tenuta, ovviamente, sempre calda) ricoperta da stracci può costituire il fondo della cuccia del gatto.
- Seconda regola: la somministrazione dell’alimento deve essere fatta attraverso un biberon piccolo (esistono in commercio biberon per animali di piccola taglia) con tettarella morbida il cui foro non deve essere né troppo piccolo né troppo grande: se fosse troppo piccolo il latte uscirebbe infatti con difficoltà e questo comporterebbe un eccessivo affaticamento del cucciolo durante il pasto; qualora il foro, invece, fosse troppo grande, questo potrebbe “andare di traverso” durante la deglutizione.
- Terza regola: i pasti devono essere frequenti e di lieve entità. Molto importante, dopo ogni assunzione del latte, è che il gattino venga massaggiato delicatamente nella zona genitale, in modo da favorire l’eliminazione delle feci e dell’urina. Nel caso in cui il nostro cucciolo soffra di stitichezza o di feci poco consistenti, potrà essere auspicabile integrare l’alimentazione con fibre, fermenti lattici ed integratori specifici, che favoriscano il corretto transito intestinale e il corretto processo digestivo dell’alimento.
- Quarta regola: l’alimentazione esclusivamente a base di latte va proseguita almeno fino al mese di età del gattino o poco più. In seguito, si potrà passare in maniera graduale ad un cibo di consistenza più solida: ormai sono disponibili in commercio diverse formulazioni che offrono questa possibilità. Non dimentichiamo di pesare il nostro cucciolo per assicurarci che stia crescendo costantemente!
- Quinta regola: da ultimo, è fondamentale che la “madre adottiva” insegni al gattino l’uso della lettiera, mostrando al cucciolo le azioni che deve compiere nel dettaglio (come si scava e come si copre).